Katia Burani – L’essenziale del colore
Un tripudio di sfumature incisive, selvagge, essenziali. Questi i tratti principali della personale di Katia Burani, in mostra dal 2 al 17 dicembre ad Arcus Artis GalleryLab, via dei Due Gobbi, 2/c a Reggio Emilia. Inaugurazione il 2 dicembre alle 17.30.
Se, come scriveva Atoine de Saint-Exupéry, “l’essenziale è invisibile agli occhi” ebbene, la pittura di questa artista è l’eccezione che conferma la regola: nulla infatti è più percettibile dell’essenzialità dei colori utilizzati per i suoi dipinti, prevalentemente astratti. Sono così colmi, saturi e tangibili da possedere una tridimensionalità che li pone nello spazio come vere esplosioni cromatiche.
Katia utilizza il mezzo espressivo per esternare suggestioni e stati di coscienza, senza seguire argomenti specifici, ma solo rincorrendo il pensiero del momento. Che sia una valvola da cui far fuggire pensieri cupi, o una porta dalla quale escono correndo emozioni gioiose, come bimbi all’ultimo giorno di scuola, si serve della pittura quale estensione di sé e del suo vivere nel tempo.
I colori, apparentemente riportati sulla tela come affidati alla casualità, seguono invece un percorso intimo preciso, un cammino a spirale ascendente verso la consapevolezza del momento, quasi fossero mezzi divinatori.
Anche il tratto delle opere figurative mantiene questa sua espressività svincolata, offrendo così una sensazione di vaga irrealtà, come i primi istanti del risveglio, dopo un sogno particolarmente vivido e concreto. Le immagini non hanno margini definiti e le forme sono ribelli e irrispettose verso le rigide geometrie, rendendosi così più morbide, dolcemente insinuanti all’occhio.
Diversi sono i soggetti presenti nelle sue opere che, come fuochi d’artificio, colpiscono lo sguardo: possiamo camminare in un campo di girasoli, in un pomeriggio di mezza estate, così come possiamo essere travolti dalle onde azzurre e tumultuose di un mare tempestoso, cercando di raggiungere un faro lontano.
Spostando l’osservatore verso punti di vista non convenzionali, costringe a vedere il mondo in modo differente, acquisendo così una percezione che, attraverso i canali accettati dal senso comune, non sarebbe possibile raggiungere. L’estrema emancipazione da preconcetti stilistici, permette a questa artista di trasformarsi da pittrice a guida verso mondi intimi, di trasformarsi in Bianconiglio e accompagnare verso mondi meravigliosi e ricchi di fantasia.